Sono la dott.ssa Francesca Punzo, laureata in Tecniche Erboristiche all’Università’ Federico II di Napoli, Facoltà’ di Farmacia.
Il mio percorso universitario è stato rafforzato dalle attività di laboratorio e dal tirocinio che ho svolto presso l’azienda “Fitolife” di Pozzuoli.
Dopo la laurea ho seguito i corsi di “Fiori di Bach” e “Fitoterapia Clinica” presso l’Ospedale San Paolo di Napoli.
Da oltre 16 anni, sono titolare dell‘erboristeria “La Papaverina” con sede a Pozzuoli.
La passione per la mia materia, la fiducia e la soddisfazione dei miei clienti hanno consolidato il mio bagaglio culturale fitoterapico, sempre in evoluzione.
L’interesse per questa disciplina nasce dal desiderio di scoprire e di far conoscere alle persone come la natura ci metta a disposizione tantissime soluzioni per raggiungere un benessere psico-fisico.
La natura ci offre un’infinità’ di sostanze chimiche naturali che ancora devono essere scoperte e studiate.
Oggi, forse, siamo ancora più “indietro” rispetto ai nostri antenati che sicuramente conoscevano molte piante dalle quali traevano benefici per i loro malesseri. Il prato e il bosco furono le prime farmacie dell’uomo che ben presto imparò a distinguere piante velenose da quelle curative.
I primi indizi dell’impiego di piante come medicamenti si trovano infatti presso egizi, ebrei e fenici e ancora prima presso i popoli asiatici.
Il termine “fitoterapia” appare per la prima volta verso la fine dell’800 ed inizi del ‘900 e come scienza è la più antica tra le discipline mediche e farmaceutiche.
È la scienza che tratta la cura e la prevenzione delle malattie per mezzo delle piante medicinali e dei prodotti fitoterapici.
Il suo declino negli anni non è stato solo causato dalla produzione di sostanze chimiche attive da parte delle industrie, ma anche dalla scarsa cultura medica per questa scienza e dalla forte richiesta dei farmaci sintetici da parte di pazienti per alleviare immediatamente le proprie sofferenze.
Anche la carenza di una figura professionale con marcate conoscenze di chimica fitoterapica e di farmacognosia ha collaborato alla sua crisi.
Nonostante il declino negli anni, oggi, rinasce l’interesse verso la fitoterapia che fa da ponte tra la medicina tradizionale e la medicina popolare.
Per fare uso di questa disciplina (per i suoi benefici, ma anche per le sue controindicazioni) è importante avere una preparazione universitaria, perché è l’unica che permette di conoscere le basi scientifiche che supportano la fitoterapia clinica.
La garanzia per il consumatore è l’erborista che conosce i principi attivi, sa scegliere sia “quantitativamente” che “qualitativamente” le erbe più adatte alla necessità personali dei clienti e ha le competenze per mescolarle.
Nel totale vuoto legislativo verso l’erborista laureato, la mia identità, come tale, la riscontro ogni giorno nei miei clienti, che mi scelgono, non solo per la preparazione, ma anche per i miei consigli fitoterapici oculati e coscienziosi.
Un “grazie” va quindi, ai miei attuali clienti e in anticipo anche a quelli nuovi.
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